
LE FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE CHE NON TI ASPETTI
Quando si parla di fonti energetiche alternative, il pensiero va subito al fotovoltaico o all’eolico. Ma oggi, grazie alla ricerca e alla sperimentazione, esistono molte altre modalità innovative – e in alcuni casi sorprendenti – per produrre energia in modo sostenibile. Dalla forza del mare all’energia generata camminando, ecco sette esempi reali che mostrano come il futuro delle fonti energetiche sia sempre più creativo e distribuito.
Le palestre che si autoalimentano
In alcune strutture, soprattutto negli Stati Uniti, sono stati installati attrezzi da palestra in grado di convertire l’energia meccanica dell’allenamento in elettricità. Questi macchinari – come cyclette, vogatori e tapis roulant – dotati di tecnologia ECO-POWR™, possono convertire fino al 74% dell'energia umana in energia utilizzabile, generando fino a 220 wattora di elettricità per ora di esercizio. Questa energia può alimentare le stesse strutture della palestra o essere reimmessa nella rete elettrica, contribuendo alla riduzione del consumo energetico complessivo. Un esempio concreto di autoconsumo e di utilizzo innovativo delle fonti energetiche generate dal corpo umano.
Le pavimentazioni intelligenti
Le pavimentazioni piezoelettriche sfruttano materiali che generano elettricità quando sottoposti a pressione meccanica, come il peso dei pedoni. Installazioni in luoghi ad alto traffico pedonale, come stazioni ferroviarie e centri commerciali, permettono di raccogliere energia per alimentare l'illuminazione pubblica o altri dispositivi. Ad esempio, l'azienda Energy Floors ha sviluppato piastrelle che producono fino a 35 watt di energia per modulo, rendendo visibile e tangibile l'impatto delle nuove fonti energetiche urbane.
Le strade solari
In alcuni Paesi europei, tra cui Francia e Paesi Bassi, sono stati avviati progetti pilota che prevedono l’installazione di pannelli solari direttamente nel manto stradale.
La SolaRoad nei Paesi Bassi, ad esempio, ha prodotto 3.000 kilowattora di elettricità in sei mesi, sufficiente per alimentare una piccola abitazione per un anno.
Queste superfici fotovoltaiche possono generare energia rinnovabile senza occupare ulteriore suolo, contribuendo all’autonomia energetica locale o alla ricarica di veicoli elettrici. Una delle fonti energetiche più promettenti per il futuro delle infrastrutture.
Il potenziale del moto ondoso
Il mare, così come le strutture idroelettricche in generale, rappresenta una fonte energetica continua e potente. In Portogallo e nel Regno Unito, impianti come WaveRoller e Oyster trasformano l’energia delle onde in elettricità. Nello specifico, il WaveRoller opera in zone costiere a profondità tra gli 8 e i 20 metri, con una capacità nominale tra 350kW e i 1000 kW, a seconda delle condizioni ondose del luogo. Questa tecnologia, ancora in fase di sviluppo, potrebbe offrire in futuro un contributo importante alla produzione di energia rinnovabile tra le fonti energetiche marine.
Il biogas
Il trattamento dei rifiuti organici, inclusi quelli provenienti dagli allevamenti, consente di produrre biogas attraverso processi di digestione anaerobica (un processo biologico naturale durante il quale microrganismi decompongono materia organica). Il biogas può essere poi utilizzato come fonte energetica pulita. Alcuni impianti in Italia utilizzano esclusivamente il gas generato dal trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti da 6 milioni di abitanti. Questa pratica rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare applicata al settore delle fonti energetiche alternative.
Le discoteche che generano energia
La cosa più curiosa che abbiamo scoperto è sicuramente la possibilità di produrre energia grazie ai locali notturni. Proprio come per le pavimentazioni piezoelettriche, alcuni locali notturni sono in grado di generare energia grazie ai movimenti delle persone. È il caso della Sustainable Dance Club di Rotterdam, dove l’energia prodotta dal ballo viene utilizzata per alimentare luci ed effetti scenici. Un’iniziativa simbolica ma efficace, che mostra come anche l’intrattenimento possa contribuire a nuove fonti urbane.
Comunità energetiche e l’energia condivisa
Sempre più comuni e quartieri stanno aderendo al modello delle comunità energetiche, gruppi di cittadini, enti o imprese che producono, condividono e consumano energia da fonti energetiche rinnovabili a livello locale. In Italia, queste realtà stanno crescendo grazie agli incentivi previsti dal PNRR che rappresentano un’opportunità concreta per democratizzare l’accesso all’energia pulita e promuovere l’autosufficienza.
L’innovazione tecnologica e la crescente sensibilità ambientale stanno spingendo verso nuovi modi di produrre energia. Le soluzioni descritte in questo articolo dimostrano come sia possibile immaginare un futuro energetico sempre più distribuito, sostenibile e capace di integrare le risorse del territorio in modo intelligente.
Investire in queste fonti energetiche alternative significa non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche promuovere un’economia più resiliente e orientata alla sostenibilità.